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Dopo un prestito rifiutato quanto tempo deve passare per chiederne un altro?

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Dopo un prestito rifiutato quanto tempo deve passare per chiederne un altro?

 


In un recente articolo abbiamo analizzato cosa fare in caso di rifiuto della nostra richiesta di mutuo da parte della banca. Oggi vogliamo capire cosa fare dopo. Ovvero come e quando rivolgerci ad un altra banca. Insomma, dopo un prestito rifiutato quanto tempo deve passare per chiederne un altro?

Prima di tutto dovremmo capire i motivi del rifiuto. Il rischio altrimenti è di collezionare risposte negative. Questo, oltre a farci perdere tempo, andrebbe a peggiorare la percezione che banche e finanziarie hanno di noi.

Le banche dati, infatti, non registrano solo i pagamenti irregolari ma anche le richieste ed i finanziamenti erogati. Una serie di rifiuti predisporrebbe male un nuovo istituto.

 

Prestito negato per segnalazioni

 

Le banche solitamente danno risposte evasive in merito ai motivi delle loro decisioni. Possiamo però sapere se la valutazione negativa nasce dalle segnalazioni in banca dati. La finanziaria ci dirà anche quali database ha interrogato. Con queste informazioni potremo capire nel dettaglio cosa è avvenuto. Ogni cittadino infatti, può chiedere alle banche dati un estratto della propria situazione. Inviando una raccomandata alla società che gestisce, riceverà una risposta scritta con dettagli con i dettagli della propria situazione. Se le segnalazioni descritte non sono gravi, sarà possibile anticipare a una nuova banca i propri problemi. Conoscendo prima queste segnalazioni, gli addetti potranno aiutarci a richiedere il finanziamento più consono alla nostra situazione.

 

 

Se il problema che ha portato la nostra banca a negarci il finanziamento riguarda il nostro reddito, la situazione sarà più semplice. Potremo valutare un importo inferiore, oppure chiedere a un familiare di farci da garante. Se invece abbiamo da poco ottenuto un lavoro dovremo aspettare qualche mese. Normalmente infatti banche e finanziarie non concedono credito a chi risulta ancora in periodo di prova. Per i lavoratori dipendenti infatti, il prerequisito è dimostrare un reddito certo per tutta la durata del mutuo. I lavoratori autonomi solitamente solitamente devono essere più pazienti. Le banche chiedono spesso almeno due due dichiarazioni dei redditi per concedere un finanziamento. Questo significa dover aspettare circa tre anni prima di ottenere un prestito.

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